Il Liceo classico fra storia e memoria

di Giuseppina Rundo

Si era intorno alla metà degli anni '60, quando un gruppo di "pionieri", e tra questi i professori Portale, Caporlingua, Maniaci, avviò la prima classe del ginnasio a Sant’Agata Militello, come sezione staccata del liceo classico di Mistretta.

La sede era a ridosso della Chiesa Madre, in una stanza al primo piano del palazzo "Gentile", allora ancora agibile, con i suoi enormi scaloni in pietra e i magnifici affreschi nei soffitti.

L’istituzione di un liceo classico statale era nuova, ma, nel territorio, l’istruzione classica vantava una lunga tradizione, che risaliva ai primi decenni del secolo con i ginnasi parificati dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Nella nuova scuola, all’inizio, erano pochi gli alunni e molte le difficoltà, ma grande il desiderio di crescere (e non solo di numero). La partecipazione alle attività curriculari e, dopo i Decreti Delegati, alla gestione della scuola, è stata viva e coinvolgente.

Al numero crescente degli alunni si trovò una nuova sede presso l'istituto "Sacro Cuore" prima, e poi nei locali attualmente occupati dalla USL 48 lungo la via Medici. Così cresce il numero degli iscritti e si giunge a due corsi completi. L'esigenza di una sede più idonea è sentita da tutti, specie dagli alunni, che riescono, con manifestazioni e richieste di ogni genere, a sensibilizzare le autorità competenti perché concedano i locali in cui attualmente si trova. La situazione di "sezione staccata" appare anacronistica e il desiderio di essere autonomi viene soddisfatto nell’anno scolastico 1985 - '86.

Recentemente il liceo è stato intitolato "L. Sciascia".

A ripercorrere la storia del nostro liceo si prova, da un lato un senso di orgoglio nel sentirsi parte di una istituzione che è progressivamente cresciuta pur tra difficoltà di ogni genere, e dall’altro si sente l'impegno di rispondere concretamente alle esigenze del territorio, alla cui crescita culturale la nostra scuola offre un posto in prima fila.