Mafia e Istituzioni Un intreccio di sporchi affari

di Gaetano Rizzo Nervo

In questi ultimi 50 anni la mafia è passata dal contrabbando delle sigarette al contrabbando delle armi, alla droga, ai grandi appalti, al riciclaggio scientifico di denaro proveniente dal traffico della droga, consenzienti le Banche e con il coinvolgimento della stessa Borsa di Milano.

Con la morte di Lucky Luciano si ritiene oggi cessata in Sicilia la tratta delle bianche, cioè la Sicilia come stazione di transito per l'avvio di donne di piacere, (di classe), provenienti da i tutta Europa e dalle Americhe e vendute sui florido mercato arabo. (Sono stato presente a più di una di queste adunate quando in un noto albergo di Palermo sfilavano dinanzi a Lucky Luciano).

Il budget annuale a disposizione in Sicilia è rappresentato da l00mila miliardi dal traffico della droga e dalla fetta più grossa possibile da tagliare dalla torta del bilancio della Regione, pari a £. 40mila miliardi, più migliaia di miliardi da spendere in Sicilia ad iniziativa di altri organi pubblici e della stessa CEE.

La mafia dunque ormai crea interessi di vario grado ed a vari livelli. Crea lavoro riciclando il denaro sporco in attività lecite. Ricapitalizza sempre, al fine di riciclare denaro sporco, aziende e società momentaneamente in difficoltà ed alle quali è in grado di assicurare commesse e appalti. E' riuscita e riesce a collocare i suoi uomini nell'apparato burocratico della pubblica amministrazione, i così detti "dormienti", pronti ad attivarsi quando occorre. Una "Buromafia" potente e condizionante il funzionamento stesso dell'apparato regionale. Si inserisce negli ambienti che contano. Quando si parla di mafia ci si riferisce soprattutto alla figura del Padrino, di colui il quale per la gestione mafiosa del territorio dispone della manovalanza che uccide, dispone di uomini politici, di alti burocrati che contano, di banchieri, di operatori della finanza, cioè dei "pupi vestiti". La contiguità tra grandi imprenditori e politici e vertice mafioso è conseguente.

E' questa contiguità che rende possibile le grandi speculazioni sugli appalti delle grandi opere pubbliche.