Una riflessione e un ammonimento

di Mario Tedeschi

Vi siete mai chiesti come sia potuto accadere che una terra antica e al centro del Mediterraneo come la Sicilia, un tempo civilissima, sia potuta divenire, come appare in tutto il mondo, sinonimo di mafia, la più feroce e implacabile delle delinquenze organizzate? E vi siete mai chiesti cosa sia rimasto dell'ospitalità, dell'arguzia, dell'ironia, di quella generale bonomia, di cui tanti esempi ci offre la letteratura isolana, e così dell'immenso patrimonio culturale faticosamente costruito nell'arco di millenni? E' andato tutto distrutto al punto che, come molti sostengono, non v'è alcuna speranza per la Sicilia, o si deve piuttosto, ricordare questa fase della sua storia, come una tristissima parentesi che, primo o dopo, troverà in qualche modo - chissà quale - una conclusione? ... Mi sia consentito a tutto ciò aggiungere qualcosa. Se il rapporto mafia-politica è di per sé scontato, non lo è certo ne! modo in cui quasi tutti lo intendono, cioè dell'inevitabile collusione che al fenomeno mafioso hanno dato singoli esponenti politici tutta una classe politica. Quest'analisi sarebbe superficiale, per l'appunto scontata. Il momento di connessione tra i due mondi può rinvenirsi invece nel comune modo di porsi nei confronti del potere e di amministrarlo, con totale disprezzo per l'uomo e la sua, sorte e facendo divenire tutto un mero affare economico. La questione morale in politica è di fondamentale importanza. Senza una precisa coscienza dei propri doveri tutto diventa arbitrario e il lecito finisce facilmente con il confondersi con l'illecito. La politica come onere non esiste più, è divenuta terreno di arrampicatori e speculatori soprattutto economici. Questa arbitraria visione della realtà non conduce a positivi effetti, non a riforme istituzionali, non a mirati interventi politici e nemmeno ad una depurazione del sociale. Da troppo tempo politica e malaffare sono la stessa cosa. Cosa sperare dunque, che questi politici che si sono impadroniti dello Stato e che lo amministrano senza alcuna capacità rinsaviscano? Occorrerebbe un mutamento di stile in tutta la classe politica che non è pensabile in tempi brevi. Si può solo sperare che così come in passato non era possibile che libri come questo potessero venire alla luce, in futuro il mutamento delle coscienze ed una maturazione civile porti ad un diverso modo di affrontare il problema mafia. comprendendo cioè che qualsiasi forma di collusione è un danno non solo per la società ma per se stessi; che la mafia impedisce qualsiasi sviluppo; che essa non ha più alcun codice di onore ma si immedesima solo informe di feroce delinquenza comune; che la rigenerazione sociale non può venire da uno Stato come questo ma solo da noi stessi; che la Sicilia deve riprendere il proprio cammino e riagganciarsi a una millenaria cultura che non è certo quella della mafia; che tutto ciò si può solo ottenere con un continuo impegno sociale e personale che serva, come questo volume, a far mutare quella mentalità in passato così vicina e consona al fenomeno mafioso.