In un mondo governato da
multinazionali senza scrupoli, ricchi terroristi (tutti protetti dalle
leggi di qualche stato) e dittatori che affamano la gente, ecco i nuovi
crociati del mondo occidentale pronti a portare la “civiltà” alle “barbare”
popolazioni del selvaggio Oriente: gli Stati Uniti. Non si fa altro che
parlare della necessità di una guerra contro l'Iraq, uno stato retto da
una dittatura tanto repressiva quanto ormai destinata a cadere nel giro di
qualche mese o anno.
Perché? Ufficialmente l'Iraq con
le sue armi di distruzione di massa (non è stata trovata alcuna traccia
che ne attesti la presenza effettiva, nonostante le ispezioni dell'ONU)
rappresenta una minaccia grave all’egemonia politico-militare
occidentale e soprattutto degli Stati Uniti. L'importante per questi
crociati civilizzatori è far cadere quell’individuo che rappresenta la
spregevole minaccia terroristica all'Occidente: Saddam Hussein. Quest’ultimo
al potere come dittatore in Iraq da 24 anni. E in 24 anni nessuno ha mai
fatto qualcosa di serio per affrancare la popolazione irakena dal suo
stato di assoggettamento. Escludendo bombardamenti e invasioni certo, ma
la distruzione in un Paese dove vi è un soldato ogni 17 abitanti e un
medico ogni 3500 circa non serve alla liberazione degli irakeni, ma
contribuisce alla sua povertà.
La verità (quella nascosta,
incomunicabile, vergognosa forse) è che
l'Iraq possiede il 10% delle risorse petrolifere mondiali e per una
amministrazione americana (quella di Bush), che comprende industriali e
petrolieri, attingere a queste risorse a costo zero è il paradiso in
terra. Niente scrupoli: se necessario sarà usato anche il nucleare per
piegare Saddam. E così si coniano nuovi (talvolta imbarazzanti) termini:
guerra preventiva, milizia di pace. Con nuove armi ad alta tecnologia,
mentre un tipo occhialuto con una bandiera a stelle e strisce ricamata sul
braccio preme un pulsante da una tenda in Oklahoma, in un'altra parte del
mondo si fanno salsicce di persone innocenti. Eccoli i nuovi crociati del
III millennio: spietati, sanguinari, con poco cervello e tanti muscoli (i
marines americani sembrano tutti clonati da Arnold Schwarznegger) pronti a
tutto pur di soddisfare i loro signori della guerra. E noi guardiamo,
applaudiamo, cerchiamo nel trambusto generale di arraffare più cose
possibili passando anche sui cadaveri altrui, se necessario, e ci
lamentiamo, poi, se dirottano gli aerei e fanno strage di gente innocente.
Riflettiamo sulla posizione che abbiamo assunto in merito a questa nuova
crisi: da una parte ci stiamo noi, dall'altra i nostri fratelli.