A
Firenze, come in molti altri musei italiani, mancano i finanziamenti che
sarebbero dovuti servire per pagare le bollette dell’illuminazione, e
che non sono giunti all’Enel. I dati relativi ai visitatori, hanno
registrato pertanto delle flessioni, dovute alle chiusure anticipate oltre
che alla ridotta disponibilità di personale addetto alla custodia.
Così, nel giro di breve tempo,
le opere degli artisti più importanti del Rinascimento (Michelangelo,
Giotto, Botticelli, Leonardo, Tiziano), rischiano di perdere la loro
capacità di richiamo. Si pensa che la cifra, ammontante circa a 250.000
euro, non è stata spedita dal ministero, il quale, avrebbe dovuto
affidarla ai direttori del museo degli Uffizi e a quello dell’Accademia
in cui è conservata la celeberrima scultura di Michelangelo: il David.
Purtroppo l’accaduto - che non
consentirà di ammirare le opere in tutta la loro magnificenza non ha
soltanto riguardato i musei appena descritti, ma anche le Cappelle
Medicee, luogo in cui si trovano le tombe dei maggiori rappresentanti
della famiglia più in vista di Firenze, abbellite dalla straordinaria
monumentalità e corpulenza di numerose statue scolpite da Michelangelo. E
infine anche il Museo dell’Opera del Duomo, in cui è contenuta una
delle “Pietà” del grande maestro rinascimentale, ha subito le stesse
conseguenze.
Il problema è molto serio.
Infatti se non si dovessero trovare delle soluzioni quanto prima
possibile, allora l’Italia stessa finirebbe col vedere diminuito il
notevole reddito derivante all’industria turistica, dovuto a quelle
importantissime opere che ci sono invidiate non solo dall’Europa, ma dal
mondo intero.
Longhitano
Francesco- - I A Classico |
|