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I Laghi

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Il nome di laghi è propriamente usato per designare le masse acquee sostante nelle grandi depressioni del suolo, senza diretta comunicazione col mare.

 

La Limnologia: è la scienza che studia la formazione, distribuzione ed evoluzione dei laghi, le caratteristiche chimico- fisiche, i movimenti delle acque e la loro azione geomorfologica. Studia in fine la popolazione vegetale e animale che caratterizza tutte le acque interne.

 

 

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 Origine dei Laghi

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I laghi traggono origine da accumuli di acqua in depressione, conche, fosse, determinate da fattori occidentali, quali sono gli sbarramenti per frane o le depressioni originate da movimenti tettonici, ovvero, da condizioni che sono normali per la regione che può essere vulcanica, costiera, glaciale, carsica ecc.

I laghi sono forme transitorie destinate a sparire a scadenza geologicamente remota. Essi sono distribuiti a tutte le latitudini e in tutte le regioni, qualunque possano essere l’altitudine e il clima. Hanno tuttavia, sviluppo e frequenza maggiori nei clini umidi, nelle regioni montuose, a latitudini elevate e soprattutto nelle aree già ricoperte da antichi ghiacciai. Ogni lago presenta aspetti fisici e biologici di tipo particolare. Tuttavia alcuni caratteri sono comuni a tutti i laghi, per quanto essi si manifestino in forme assai diverse nelle successive età dell'evoluzione del bacino lacustre. Ogni lago ha un apparato costiero modellato dalle acque con forme che dipendono dalla variazione di livello, da moti ondosi dalla natura delle rocce, dalle condizioni geologiche e topografiche, dall'estensione e dalla profondità del lago, dalle condizioni meteorologiche, ecc.

I laghi, sono alimentati da precipitazioni atmosferiche e da afflussi d'acqua dal circostante bacino idrografico (fiumi, ruscelli, sorgenti, ecc.). Se i laghi possiedono un emissario, che esporta l'acqua in eccesso e che li collega al mare, sono detti aperti, in tal caso le variazioni annue di livello sono contenute entro ristretti limiti. Se manca un emissario i laghi sono detti chiusi; dunque lo scarico delle acque avviene per evaporazione e per filtrazione.

Tutti i laghi hanno in profondità un rilievo uniforme, o tendente all'uniformità e ciò per effetto dei sedimenti.

Il fondo lacustre può essere più basso del livello marino: si dice allora che il lago si trova in una Criptospezione.

Nei climi temperati tutte le criptodepressioni sono ricolme di acqua; nei climi aridi esse possono essere invece asciutte, almeno temporaneamente. Sono criptodepressioni le conche dei maggiori nostri Laghi subalpini: Lago Maggiore, Lago di Lucano, Lago di Como, Lago d'Iseo, Lago di Garda. Le criptodepressioni possono avere origine assai varia e in genere non corrispondono affatto a bacini già occupati dal mare.

 

 

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 Classificazione dei laghi

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Su dei criteri ben precisi si basa sostanzialmente la classificazione dei Laghi proposta da L.W. Collet, che sembra una delle più soddisfacenti; sono state distinte 7 principali categorie:

1) Laghi di origine Tettonica

2) Laghi di Escavazione Glaciale

3) Laghi di Sbarramento

4) Laghi di Cratere

5) Laghi Carsici

6) Laghi Relitti

7) Laghi Costieri

A queste principali categorie se ne aggiungono altre 2 meno importanti:

- quella dei Piccoli Laghi: 

i quali talvolta si trovano sulla superfìcie di ghiacciai

- quella dei Laghi dovuti a Depressioni:

i quali tagliando una falda acquifera, si incontrano nelle formazioni fluviali o fluvio-glaciali.

 

1) Laghi di Origine Tettonica o intermontani sono dovuti alle forze alle quali si attribuisce il sollevamento e il piegamento delle montagne; tali sono grandi laghi dell'Africa Orientale, il Mar Morto. Essi hanno forma e profondità che variano moltissimo, e ciò dipende dalla varia natura dei movimenti Tettonici che originano la cavità (sollevamenti, affondamenti).

 

2) Laghi di Escavazione Glaciale comprendono i piccoli Laghi di Circo e i Laghi Vallivi. Se ne contano a centinaia sulle Alpi e in tutti i rilievi montuosi che furono soggetti alla grande Glaciazione Quaternaria. I Laghi di Circo occupano le alti e tondeggianti conche scavate dai grandi ghiacciai. ( Lago nel Gran Paradiso in Piemonte )

 

I Laghi Vallivi sono invece dovuti ad escavazione, a volte profonda, di un tratto terminale di valle ad opera delle parti più basse dei ghiacciai oggi spariti. (Lago di Como).

 

 

3) Laghi di Sbarramento Essi si originano per ostruzione di un tratto di valle. Lo sbarramento può essere dovuto: 1) ad una frana (Lago di Alleghe - prov. Di Belluno); 2) Ad un ghiacciaio; 3) Ad una Morena laterale o frontale di un ghiacciaio; 4) ad alluvioni fluviali; 5) A depositi marini (Lago di Varano); 6) A dune marittime o continentali; 7) Ad una colata lavica.

 

4) Laghi di Cratere. Occupano in genere i crateri di vulcani spenti, alcuni di essi però, più che un vero cratere occupano vaste depressioni vulcaniche formaste da esplosione di gruppi di crateri, (es. Lago di Nemi-Roma)

 

 

5) Laghi Carsici. Occupano cavità dovute, almeno in parte, all'azione dissolvente delle acque sui calcari; cavità il cui fondo è di regola tappezzato e reso impermeabile da "terra rossa" (Lago di Cantemo - Fiuggi).

 

6) Laghi Relitti. Sono masse d'acqua, in origine marina, rimaste isolate da movimenti tettonici o da abbassamento del livello del mare, generalmente sono laghi di acqua salata (Mar Caspio).

 

7) Laghi Costieri. Si formano per accumulo, verso mare, di cordoni litoranei di sabbia che in alcuni casi sbarrano le acque provenienti dalla terra emersa. In certi casi i cordoni sabbiosi isolano un'insenatura marina da ciò nasce una laguna, ce comunica con il mare attraverso una o più aperture del cordone.(Laghi di Lesina e Gargano).

 

 

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  Evoluzione dei Laghi

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Si dice che un lago è stabile quando il bilancio annuo delle acque derivate da afflussi (precipitazioni, evaporazioni, sorgenti) è in pareggio con la massa d'acqua perduta (evaporazione, emissari e filtrazioni). Ma dal punto di vista geologico non si può parlare di stabilità dei laghi. Per esempio nelle regioni a clima umido, due fattori tendono a ridurre gradualmente la massa acquea del bacino e a far scomparire il Lago: la sedimentazione e l'erosione degli emissari. Nelle zone aride, si aggiunge l'azione eolica che tende a colmare il bacino con le sabbie, e la forte evaporazione, compensa solo parzialmente dalle precipitazioni e dagli afflussi

I laghi delle regioni desertiche hanno vita particolarmente precaria, subiscono mutazioni e migrazioni di sede.

Il lago è soggetto a variazioni secolari, le quali in un primo tempo rappresentano un aumento del lago (Laghi Giovani), poi sono piccole o irregolari (Laghi Maturi), e infine corrispondono nettamente ad una graduale diminuzione, che prelude alla trasformazione del lago in palude, o torbiere fino alla morte di esso. Dunque i laghi, geologicamente parlando hanno una limitatissima vita.

 

 

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 Movimenti dei Laghi

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Il livello dei laghi può variare, oltre che per uno squilibrio, fra afflussi e deflussi, per fenomeni di carattere oscillatorio. Questi sono di due tipi: Onde di oscillazioni vere e proprie e sesse.

Le acque dei laghi subiscono moti ondosi, scorrimenti orizzontali e moti convettivi, dovuti ad azione del vento, a variazione di temperatura o densità, a rapide alterazioni nella distribuzione della pressione atmosferica ecc..

I moti di marea sono percettibili solo nei bacini di maggiore estensione. Il fattore che assume spesso primaria importanza nei moti della acque lacustri è il vento. Sotto l'azione di questo fattore, oltre ai moti ondosi propriamente detti, si formano scorrimenti orizzontali che portano le acque degli strati superiori verso la sponda sotto vento dove si forma una sopraelevazione di livello. Le acque degli strati inferiori, si muovono in opposta direzione, formando una contro corrente di compensazione.

Uno dei maggiori fenomeni d'interesse nei laghi è quello delle Sesse.

Col nome di sesse sono designate oscillazioni stazionarie della massa del lago, analoghe a quelle che possono essere provocate facilmente in un piccolo recipiente pieno di acqua quando vi si provoca un rapido dislivello.

L'acqua si eleva in una parte del bacino, mentre contemporaneamente si deprime nell'altra parte; poi il moto s'inverte, come in una bilancia.

Il periodo delle sesse, ossia il tempo impiegato dall'acqua nel compiere un'intera oscillazione, dipende dall'estensione e dalla forma del lago; può variare da pochi secondi, a minuti, ad ore. Le cause da cui derivano le sesse sembrano di origine puramente atmosferica: vento e variazione di pressione. Entrambi i fattori producono alterazioni nella superficie di livello, che tendono a scomparire facendo cessare la causa perturbatrice. Se tale cessazione avviene in modo brusco, l'acqua non si arresta nella posizione normale di equilibrio, ma assume per inerzia, un moto oscillatorio, simile a quello pendolare.

 

 

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 Salinità

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La salinità dei laghi è rappresentata da cifre estremamente variabili, a seconda che si tratti di laghi aperti, con acque dolci, o di laghi chiusi, con acque amare.

Infatti nel caso di laghi rimasti isolati dal mare e soggetti a forte evaporazione, la salinità è più alta di quelle del mare. Lo stesso caso si presenta quando un lago riceve, dalle acque emesse, forti quantità di sali sciolti dalle rocce circostanti.

Nelle acque marine il sale è costituito soprattutto di cloruro di sodio; altri sali come il cloruro di potassio, i solfati e i carboidrati di calcio, di sodio, di magnesio, ecc., sono presenti i piccole tracce.

Non avviene così nei laghi salati e amari, dove i componenti che per il mare sono secondari, possono avere qui assoluta prevalenza, così da conferire alle acque caratteri fisici e chimici del tutto speciali.(es. nel Mar Morto, la cui superficie si trova a quota 393 metri sotto il livello del mare, vi è una concentrazione salina otto volte superiore a quella media del mare.

 

 

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 Temperatura

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La temperatura delle acque lacustri e marine dipende da un complesso di fattori. Il diretto irraggiamento del sole; la radiazione delle acque; il contatto con l'aria e le condizioni climatiche locali; i movimenti delle acque; la conduzione termica interna; la torbidità mutevole della acque; le condizioni topografiche locali; ecc..

La mancanza di apprezzabile salinità, nei laghi ad acqua dolce, e il limitato sviluppo delle correnti, consentono ai laghi di raggiungere forme di distribuzione termica al quanto più semplici di quelle marine.

La densità massima si ha verso i 4° C: nelle acque dolci, e a temperature minori nelle acque salate. Gli altri vari strati d'acqua tendono a disporsi secondo la loro densità. Per esempio i laghi di tipo tropicale hanno una massa d'acqua con temperatura superiore ai 4° C, i diversi strati termici vi crescono dal basso, dove l'acqua è sempre fredda, all'alto. Vi è perciò una "stratificazione termica diretta". Nei laghi di tipo temperato, le acque superficiali sono, d'inverno, più fredde di quelle più profonde; la stratificazione termica è perciò diretta in estate, inversa in inverno. I laghi di tipo polare sono, sempre più freddi in superficie; essi hanno per tutto l'anno, una "stratificazione termica inversa", poiché la temperatura di tutta la massa d'acqua si mantiene inferiore ai 4° C. Infine i laghi nei di tipo glaciale, che sono in contatto con i ghiacciai, l'acqua, per effetti della fusione del ghiaccio, non è stratificata secondo la temperatura, ma è in stato di continua turbolenza.

 

 

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 Trasparenza e Colorazione

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L'acqua anche se limpida, non è del tutto trasparente. La trasparenza ottica dell'acqua, varia moltissimo da un lago all'altro; nello stesso lago, da una zona all'altra; e a seconda delle stagioni:

d'inverno ,di solito, le acque sono più fredde e più limpide, e quindi il limite di visibilità è maggiore che d'estate. D'estate l'acqua più calda, assorbe di più la luce del sole, e inoltre contiene maggiore quantità di materie in espansione. Per esempio nel lago di Ginevra il limite di visibilità è, di metri 15.50 a Gennaio, e di metri 6.80 a Luglio.

Il limite di visibilità, comunemente viene misurato, determinando la profondità alla quale diventa invisibile un disco bianco di largo diametro.

L'acqua dei laghi può avere colorazione azzurra, verde, gialla o bruna; com'è noto, l'acqua pura in massa è azzurra; le colorazioni verdi, gialle o brune, sono un'alterazione del colore proprio dell'acqua, cioè dell'azzurro.

Le cause di questa variazione possono essere d'ordine fisico o d'ordine chimico, anche il tempo influisce a seconda se è sereno, nuvoloso o piovoso.

Generalmente la trasparenza dell'acqua lacustre è inferiore a quella marina, perché le acque che si immettono in un lago disperdono in esso una discreta quantità di detriti in sospensione.

 

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  Importanza antropica dei Laghi

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L'importanza antropica dei laghi è notevolissima; essi hanno sempre esercitato sulle popolazioni un'azione di richiamo, e ciò per varie cause. Le loro sponde, quando soprattutto si tratta di laghi vasti e profondi, godono di un clima più mite di quello delle regioni circostanti, per l'azione mitigatrice esercitata dalla massa d'acqua.

Le comunicazioni tra una parte e l'altra delle zone rivierasche sono molto facili; la pesca nelle loro acque offre spesso una risorsa economica di primo ordine; essi poi servono all'uomo, talvolta, come serbatoi di acqua potabile.

Infatti, in tempi recenti, molti laghi sono stati utilizzati come serbatoi per ottenere riserve idriche, per scopi agricoli o industriali, che permettono di rimediare alla magre dei corsi d'acqua, aumentandone talvolta la capacità mediante la costruzione di dighe. Osservando delle carte di densità della popolazione si può facilmente rilevare come le zone rivierasche dei maggiori laghi subalpini, dei laghi svedesi, dei maggiori laghi africani, dei Grandi Laghi del San Lorenzo ecc. siano notevolmente più popolate delle regioni circostanti, e su esse si sono sviluppati spesso dei centri abitati importantissimi, basterà citare l'esempio delle grandi città sorte sulle rive dei Laghi del San Lorenzo: Chicago, Milwaukee, Detroit, Cleveland, Buffalo, Toronto, che insieme contano oltre 7 milioni e mezzo di abitanti.