Chiesa Aracoeli

 

    Sita lungo la via Aluntina, questa chiesa, attualmente funge da chiesa semi-parrocchiale. Secondo lo storico Antonino Meli, era edificata sulle rovine di un tempio pagano ed era chiamata S. Maria Viseli.

    Costruita nel corso del 1400, fu soggetta a più ampliamenti, nel 1494 venne ingrandita e consacrata: ne è stato ricordato il 500° anniversario nel 1994. L’ultimo ampliamento risale all’XVIII secolo con il quale gli fu fatto assumere la forma di croce latina. Esternamente offre una facciata barocca dalle linee architettoniche molto semplici, la facciata laterale di sinistra è corredata da un’imponente torre campanaria del 1594, mentre il portale è rinascimentale. 

    Le colonne del portale poggiano su piedistalli e riportano simboli mariani: da una parte l’altare con le colombe, dall’altra un fregio con tre corone che rappresentano" i tre regni della Madonna", il Paradiso e il Purgatorio; mentre nell’altro piedistallo figura l’Arca dell’Alleanza. Le colonne terminano con decorazioni floreali e putti, in alto è scolpita l’effige della Madonna. 

   All’interno è basilicale a croce latina con tre navate divise da colonne monolitiche in marmo rosso locale con due absidi laterali e con quella centrale dove siede il coro.

.
 .  

    Entrando, a sinistra, nella seconda cappella c’è la statua lignea di S.Lucia, nella terza un quadro in tela dedicato a S.Biagio e S.Caterina, nella quarta un altro di SS.Filippo e Giacomo.

    In fondo alle navate si trova la cappella del Santissimo Sacramento con tabernacolo in legno dorato del XVIII secolo. Il presbiterio contiene un coro ligneo, sormontato da un cupolone, con volta a padiglione.

    Sullo sfondo grandeggia un quadro in tela raffigurante l’Assunta. La cappella di destra è dedicata al SS.Crocefisso, statua lignea modellata da Frate Umile da Petraia, di cui si celebra la festa l’ultimo venerdì di marzo e ai piedi del quale vi è un quadro dell’Addolorata, decorato con stucchi serpottiani.

    Sul lato destro, nel transetto, vi è l’altare in marmo, con statua in legno zecchinato di S.Michele Arcangelo. Nella quinta cappella si trova un quadro della SS.Trinità; nella quarta l’artistico altare in marmo rosso locale con la statua in legno della Madonna Assunta. Proseguendo si trova la seconda cappella, dove si conserva il quadro di S.Antonio; nella prima il fonte battesimale, in marmo, sormontato da una cupola scolpita in legno.

 

 

  

    La festa del Crocifisso.

 

.    Ha luogo l’ultimo venerdì di marzo tranne quando questo giorno coincide con il Venerdì Santo, allora è anticipata di una settimana. Una leggenda racconta che quando una volta essa fu anticipata senza una valida ragione, piovve fango. 

    Nei giorni antecedenti la festa, le maestranze locali costruiscono all’interno della chiesa un mausoleo, cioè un sepolcro monumentale che dal pavimento si innalza fino alla cupola, e rappresenta il Pretorio di Pilato.

    La festa tanto sentita dal popolo aluntino, comincia con la celebrazione della Santa Messa alle ore 11.00. Al termine, il Crocefisso viene posizionato sopra "u baluardu" posto sul sagrato. Qui il prete fa un’omelia che ha come tematica il perdono, poi dopo aver sistemato ai piedi del Cristo il quadro in tela dell’Addolorata il cui cuore è trafitto da sette spade, si sofferma con un’altra omelia sul dolore. Ora i "Babbaluti", penitenti scalzi vestiti con un saio blu e incappucciati, dopo aver baciato a terra si avviano verso l’interno della chiesa entrando dalla porta laterale "porta fausa" e portano in processione il Crocefisso per le vie del paese ripetendo il lugubre lamento "Signori Misiricuordia Pietà".

.
.

 

     La processione è stata fondata nel 1612 e sui Babbaluti non si hanno notizie attendibili, la tradizione li allega ai Giudei, uccisori di Cristo. Al ritorno il Crocifisso è sistemato sul "baluardu", che frattanto è stato spostato all’interno della chiesa, e nel pomeriggio dopo la Via Crucis, viene posizionato sul sepolcro. Il giorno seguente viene celebrata una Messa per i sofferenti a cui partecipano molti malati anche dei paesi vicini. Il Crocifisso, portato in processione all’interno della chiesa, è deposto nella sua cappella.

 

La processione

 

 

.